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I Webhooks di Make: come fare integrazione tra le tue Apps

Sommario

Nel mondo iper-connesso di oggi, le imprese necessitano di soluzioni che permettano aggiornamenti in tempo reale tra diverse applicazioni. Che tu sia un rivenditore che vuole garantire un’esperienza fluida ai clienti o un influencer che desidera caricare contemporaneamente contenuti su più piattaforme, i Webhooks rappresentano una risorsa essenziale per ottenere questo livello di efficienza.

Cosa Sono i Webhooks?

I Webhooks sono un metodo semplice e potente per migliorare l’integrazione e la comunicazione tra le app che utilizzi quotidianamente. In parole povere, un Webhook è una tecnologia che invia informazioni in tempo reale quando viene attivato da un evento specifico. Immagina un sistema radar che rileva segnali specifici (i dati di un evento) e notifica immediatamente un operatore (l’utente). È così che funzionano i Webhooks: rilevano eventi importanti e trasmettono i dati in tempo reale.

La Differenza tra Webhook e API

A prima vista, Webhook e API possono sembrare simili, ma le loro modalità operative sono diverse. Le API operano attraverso il polling dei dati, controllando costantemente la presenza di nuovi dati e recuperandoli solo quando ne identificano di nuovi. Il Webhook, invece, non attende aggiornamenti: si attivano in risposta a un evento specifico, inviando i dati corrispondenti istantaneamente a un URL predefinito.

Questa differenza è cruciale quando si considera la tempestività nella consegna dei dati. Mentre le API possono essere programmate per eseguire controlli a intervalli regolari, il Webhook è sempre immediato, rendendoli la scelta ideale quando la velocità è essenziale.

Perché Utilizzare un Webhook: Esempi Pratici

Il Webhook ti permette di eseguire più comandi e ricevere informazioni aggiornate in tempo reale senza richiedere competenze tecniche avanzate. Ad esempio, pensa all’importanza di rispondere immediatamente a potenziali clienti che inviano una richiesta tramite un modulo sul tuo sito. Un Webhook può collegare quel modulo a un canale Slack, dove le richieste vengono immediatamente messe a disposizione del tuo team di vendita.

Ecco alcune cose che puoi fare con i Webhooks:

  • Popolare automaticamente fogli di calcolo con dati in arrivo.
  • Inviare notifiche su eventi specifici a membri diversi del team.
  • Creare modelli di documenti con dati dinamici.
  • Aggiungere nuovi record a CRM come HubSpot o Pipedrive.
  • Iscrivere o disiscrivere utenti da una newsletter.
  • Creare attività su strumenti di gestione progetti come Trello o ClickUp.

Alcuni nostri clienti, ad esempio, utilizzano i moduli di Make per creare automaticamente modelli di contratto con i dati ricevuti tramite Webhooks collegati a moduli web. In pratica, collegano il modulo Webhook alla funzione “Crea un documento da un template” di Google Docs. Ogni volta che un modulo viene inviato, viene creato automaticamente un contratto precompilato con le informazioni ricevute.

Quali App Supportano i Webhooks?

La buona notizia è che praticamente ogni app supporta l’integrazione di dati in arrivo tramite Webhooks, tra cui:

  • App di messaggistica istantanea come Slack.
  • Moduli web come Typeform, Google Forms e JotForm.
  • Piattaforme CRM come GoHighLevel, HubSpot, Pipedrive.
  • Costruttori di chatbot come ManyChat e Chatfuel.
  • Piattaforme social come Facebook e Twitter.
  • Repository di codice come GitHub.
  • Strumenti di gestione progetti come ClickUp, Trello e Jira.

Il vero potenziale dei Webhooks si realizza nel rispondere a due domande fondamentali: Le app che utilizzi supportano i Webhooks e possono supportare l’integrazione tra app? E, se sì, come puoi sfruttare al meglio le informazioni che ottieni?

Come Configurare i Webhooks

Configurare un Webhook può essere un processo semplice o complesso a seconda delle tue esigenze. Molte applicazioni ti consentono di creare Webhooks direttamente al loro interno. Ad esempio, su Make puoi inserire un modulo Webhook personalizzato in uno scenario, configurare la struttura dei dati e iniziare subito a ricevere dati per testare la tua configurazione.

Come Testare i Webhooks

Per garantire che i tuoi Webhooks funzionino correttamente, è essenziale testarli prima di metterli in produzione. Ad esempio, se gran parte delle tue richieste arriva tramite moduli web, crea e testa prima quei Webhooks. Simula un evento (come l’invio di un modulo) e verifica che i dati vengano ricevuti correttamente.

Registrati a Make

Make permette di creare Webhook molto facilmente e poterli gestire senza comprendere appieno il funzionamento nei meandri del codice.
Potrai integrare le tue app tra loro in modo perfetto se entrambe le app permettono l’integrazione tramite esportazione dei dati in modo istantaneo attraverso il webhook.

Quando ti senti pronto a configurare Webhooks personalizzati, Make offre una guida completa su come integrare i Webhooks attraverso la loro piattaforma. Troverai istruzioni dettagliate su come creare e configurare Webhooks personalizzati, gestire diversi formati di dati e processare i dati ricevuti.

Inoltre, Make mette a disposizione una serie di template preconfigurati con Webhooks che puoi esplorare per iniziare subito a utilizzare questa tecnologia.

FAQ sui Webhooks

Qual è la differenza tra API e Webhooks?

La differenza principale riguarda la frequenza e il tempismo con cui i dati vengono comunicati. Le API possono essere programmate a intervalli regolari per eseguire controlli; i Webhooks invece inviano dati solo in risposta a un evento specifico, in tempo reale.

Un Webhook è solo una richiesta HTTP?

Sì, tecnicamente un Webhook è una funzione di callback basata su HTTP che permette la comunicazione tra due app separate.

I Webhooks sono frontend o backend?

Possono essere configurati per comunicare dati da una sorgente frontend a una backend. Ad esempio, un Webhook può trasmettere dati da una landing page a un server Discord o Slack.

Quali sono gli svantaggi dei Webhooks?

Due principali svantaggi riguardano le applicazioni stesse: se un’app non supporta i Webhooks, non potrai utilizzarli. Inoltre, se un servizio su cui fai affidamento ha un’interruzione, i Webhooks falliranno.

Un Webhook è un callback?

Non esattamente. Entrambi vengono utilizzati per la comunicazione, ma i callback solitamente operano all’interno di una singola app, mentre i Webhooks comunicano tra app o piattaforme diverse.

Conclusione

I Webhooks sono come un sistema radar per la tua azienda: rilevano i dati necessari e li trasmettono immediatamente al tuo team. Offrono scorciatoie potenti sia per sviluppatori che per chi non ha competenze tecniche, consentendo di automatizzare la trasmissione delle informazioni senza dover gestire complesse linee di codice.

Se vuoi scoprire come Make può aiutarti a integrare i Webhooks con oltre 1.500 app e creare flussi di lavoro automatizzati in tempi record, non esitare a provare la piattaforma tramite questo link.

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